sabato 2 giugno 2007

Film in dvd

... recuperati! E meno male, visto che sono due bei film!



Praticamente una versione alternativa del Capote con Philip Seymour Hoffman: stesso personaggio e soprattutto stesso periodo della sua vita, la genesi di A sangue freddo e il suo “rapporto” con gli assassini.
Ho preferito i toni noir del film precedente, ma anche questo mi ha colpito, visto che il taglio dato a Truman è differente, ci sono più scene d'alta società condotta dallo scrittore gay di cui narra le 'gesta', una vita fatta di vizi, feste e pettegolezzi, interrotti dalla trasferta in Kansas


Il film è spaccato esattamente a metà: brillante, divertente, macchiettistico prima, drammatico e struggente poi, con una introspezione più intima allo scrittore e alla sua umanità.
Cast da grandi occasioni ma in parte sottoutilizzato, da Sigourney Weaver a Isabella Rossellini, Sandra Bullock (qui è brava, posso giurare!), Hope Davis e un cameo canterino della Paltrow, fino a Jeff Daniels, Daniel Craig (parte impegnativa)
Ottimo il protagonista Toby Jones, avrebbe meritato qualche riconoscimento anche lui.




Se devo essere onesto dopo la delusione de La Passione di Cristo ho evitato Apocalypto, sia perchè non volevo rimanere scottato una seconda volta, sia perchè Mel Gibson regista per me è solo Braveheart, punto...
Invece questo è un gran film, non me lo aspettavo e in effetti mi sono pentito di non averlo visto su grande schermo.

Recensione di www.mymovies.it

Nella Passione Gibson si era ritagliato molte possibilità di invenzione a cominciare dall'aramaico. Qui ripercorre la stessa strada (lingua maya con sottotitoli) ma gli si aprono orizzonti ancora più vasti: i corpi nudi che offrono un'opzione di violenza estrema che, per esempio, Braveheart coi costumi e le armature non offriva. La vegetazione umida e senza sole, nemica, e così folta che senti prima di vedere, ed è tardi. L'istinto primordiale: ci si immobilizza, gli occhi si allargano a scrutare, il pericolo mortale è vicino. L'idea delle violenza estrema ha un'altra chiave, suggestiva. Zampa di Giaguaro viene colpito da una lancia, letteralmente trapassato, se la toglie e riprende la fuga, poi viene colpito da una freccia, dalle parti del cuore, se la strappa e prosegue. E non sono le solite licenze del cinema d'avventura, è una considerazione sulle difese del corpo, che oggi diremmo sovrumane e cha magari, in quel tempo e in quei luoghi, erano umane. L'istantanea estrema in questo senso è alla fine, quando Zampa di Giaguaro si affaccia sulla grotta e vede la moglie e due figli, che stanno per annegare sopraffatti dalle grandi piogge. La donna ha partorito nell'acqua. Un'altra strepitosa occasione Gibson la coglie col rito del sacrificio maya, e non gli par vero di poter rappresentare l'asportazione del cuore, il corpo disfatto pezzo per pezzo e poi spinto lungo l'infinita parete di quelle piramidi.
Dunque per il regista una possibilità estrema, antropologica, è quello che cercava. Può essere interessante la sua prossima mossa. Un'indicazione: perché no la genesi? Gibson cristiano radicale, avrebbe possibilità ancora maggiori, medierebbe le scritture con la scienza e offrirebbe certamente un'istantanea credibile di Adamo ed Eva. E dovrebbe inventare un linguaggio questa volta davvero ex novo. Un'avventura spaventosa, ma niente spaventa Mel. Apocalypto è un film molto importante. Per coraggio per estetica e per forza in senso lato.

1 commento:

Anonimo ha detto...

e li devo recuperare anche io... soprattutto il "cappotted".
Olè!
esterina